Ultimo aggiornamento:  25 Maggio 2018 10:20

Caccia grossa al lambrusco

CARLO FELICE CHIARLI, Cleto Chiarli, Chiarli di Modena e Castelvetro

La prima riflessione che si concede Carlo Felice Chiarli dell’omonima azienda modenese è relativa all’incremento di prezzo del lambrusco: “Un aspetto indubbiamente positivo, oltreché importante, se la quotazione all’ingrosso si manterrà sui livelli attuali anche prossimamente. Viene finalmente valorizzato il prodotto di qualità oltre che premiare gli sforzi di chi si impegna a riguardo. Un valore aggiunto anche al Vinitaly”, dice. Fiera che non manca di incassare, come già quello di altri, anche il suo giudizio positivo per l’edizione 2018: “Un pubblico sicuramente più selezionato rispetto gli anni addietro. Incrementa ulteriormente l’importanza della vetrina che rappresenta per i produttori, oltre ad offrire la possibilità, nel nostro caso, ai clienti di assaggiare le ultime novità”. Anche i mercati non mancano al suo ragionamento: “Bene i Paesi in cui siamo presenti tradizionalmente come gli USA e la Gran Bretagna: qui per altro è in crescita la domanda per l’alto di gamma. Mentre siamo attenti a quelli come Russia e Cina in cui le prospettive di miglioramento non sono tante”. E sull’azienda, ora suddivisa in due realtà distinte, Chiarli e Cleto Chiarli, “Scelta che continua a premiare. Occorre però mettersi nei panni anche del consumatore che allontanandosi da Modena potrebbe faticare a percepire la differenza. Il nostro impegno però a riguardo non manca”.


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