Ultimo aggiornamento:  25 Maggio 2018 10:20

Caccia grossa al lambrusco

SILVIA ZUCCHI, Cantina Zucchi di San Prospero

Giovani ed innovazione vanno di pari passo. Così è stato per Silvia Zucchi che in questa edizione del Vinitaly ha lasciato l’Emilia Romagna per mettersi insieme con alcuni amici produttori di tutte le età, da diverse parti d’Italia, in un padiglione con espositori prevalentemente toscani. “Un’idea collettiva di unire le forze per presentare ciascuno il proprio prodotto, ma anche condividere spazi, contatti ed incontri. Un esperimento felicemente riuscito, dal momento in cui chi ci conosce non ha esitato a venirci a cercare e trovare. Da qui i riscontri sono stati molto positivi, dal momento in cui non mi aspettavo e non ci aspettavamo in generale, così tanta gente in questi quattro giorni di fiera. Molti anche gli stranieri tra cui americani, inglesi e tedeschi un po’ perplessi che chiedevano “Ma che ci fate, voi col lambrusco qua?” Anche Zucchi, al pari di altri, ha dovuto fare i conti con un calo della produzione a causa dei rivolgimenti climatici: di circa il 30% nel loro caso, “Il grado alcolico però è stato buono e la qualità elevata.” La medesima, sempre più ricercata anche nel lambrusco, tiene ad evidenziare, sottolineando: “Una volta chiedevano prima di tutto il prezzo, ora specie all’estero, passa in secondo piano, perché interessa prima di tutto la qualità espressa dal vino”.


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