Ultimo aggiornamento:  25 Maggio 2018 10:20

Caccia grossa al lambrusco

ERMI BAGNI, Direttore Consorzio Marchio Storico del Lambrusco di Modena

“Una manifestazione dai risvolti molto positivi a partire dal parecchio interesse che è stato in grado di suscitare il lambrusco nei giorni di fiera specie tra gli stranieri: tanti per la verità quest’anno e aldilà anche delle aspettative. E poi, la soddisfazione delle aziende che vi hanno preso parte: molta e maggiore, rispetto all’edizione 2017 per la partecipazione di un numero consistente di operatori del settore”. Lancia spezzata a favore del Vinitaly 2018 da parte di Ermi Bagni, Direttore Consorzio del marchio Storico del Lambrusco. Mente lucida però anche su altre questioni di primaria importanza per il vino modenese e reggiano: “Questa resta una vetrina di primaria importanza, almeno per noi, ma pure un punto di promozione e di tutela del nostro prodotto. La forte competizione commerciale che genera sui mercati, i numeri di bottiglie vendute e l’appeal di vino per ogni momento della giornata, lo porta ad essere ancora al centro di numerosi tentativi di emulazione, nel mondo. Per questo l’impegno del Consorzio aumenta ogni giorno in sua difesa ed in stretta collaborazione con le istituzioni”. Impegno che si rinnova anche attraverso progetti che mirano ad incrementarne la qualità, sempre più richiesta. “Ne abbiamo uno in corso innovativo per la certificazione sostenibile del territorio viticolo del Lambrusco. Ha coinvolto le imprese della filiera vitivinicola – aziende viticole, aziende di trasformazione e di imbottigliamento – e che recepisce il modello di sostenibilità basato su tre pilastri: “Ambientale”, “Sociale”, “Economico”. Un percorso che parte da lontano e che punta a livelli qualitativi maggiori di quelli odierni”.


Pagine: 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17